
uò sembrare difficile capire come e perché il fondatore di Scientology si sia impegnato così a fondo nel campo della musica”, commentò alcuni anni fa un critico. Ciononostante, egli ha messo insieme un grande complesso musicale pieno di energia e con esso ha risolto un problema tale che i musicisti Buddy Rich e addirittura Woody Herman non erano riusciti a risolvere, vale a dire far convergere l’energia di un’orchestrina in una grande band, un’impresa difficile quanto quella di imbrigliare l’atomo.
In realtà, L. Ron Hubbard ottenne risultati molto più eclatanti, ma il come e il perché del suo impegno musicale non sono affatto difficili da capire: la musica, come spiegò lui stesso, essendo un linguaggio realmente universale, è il mezzo ideale per “rallegrare le anime più grandi”.
Direttore, arrangiatore, esecutore e compositore, Ron esplorò praticamente ogni aspetto dell’attività musicale. Sebbene non si sia mai considerato un musicista professionista nel senso più stretto della parola, il suo nome è ancor’oggi sinonimo di innovazione pionieristica. Fu tra i primi a sfruttare le potenzialità del computer nella musica e fu il primo - con un anticipo di almeno dieci anni - a introdurre suoni naturali nella struttura vera e propria delle canzoni; i saggi che scrisse nella metà degli anni Settanta sulla struttura musicale e sulla strumentazione continuano a ispirare i professionisti del settore in ogni parte del mondo. In gioventù compose diverse operette e in anni recenti ha posto la sua firma su tre album che rappresentano importanti innovazioni per il mondo della musica: due di essi sono le originalissime “colonne sonore letterarie” dei suoi bestseller Battaglia per la Terra e Missione Terra, il terzo è la sua presentazione musicale di Scientology: un album, intitolato La via della libertà, che ridefinisce sostenibilmente la concezione della musica religiosa. Infine, il nome di L. Ron Hubbard simboleggia la comprensione della musica, particolarmente tra i migliori professionisti: in che modo essa meglio suscita emozioni, in che modo trasmette entusiasmo o tranquillità, in definitiva in che modo “si può fare qualunque cosa si voglia con la musica per far sì che essa comunichi il messaggio voluto”, come scrisse egli stesso.

© 1996-2005 Chiesa di Scientology Internazionale. Tutti i diritti riservati.
Informazioni sui marchi d'impresa